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Guida Galattica per Artefieristi 2020

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Finalmente.

Caro artista, amante dell’arte, collezionista, gallerista, curatore o appassionato, è un anno che aspettiamo questo momento…Arte Fiera 2020 è alle porte!

IN FIERA

La kermesse si svolgerà dal 24 al 26 gennaio 2020 (vernissage e press preview il 23 gennaio) con moltissime novità.  A iniziare dalla sede: sempre nel quartiere fieristico di Bologna ma, per la prima volta, nei padiglioni 15 e 18Ingresso Nord. Un cambio di location che permetterà di godere appieno delle innovazioni che caratterizzeranno questa 44˚ edizione di Arte Fiera.

La Main Section si caratterizza, come lo scorso anno, per l’attenzione alla cura e alla coerenza degli stand.

La principale novità di questa edizione della manifestazione è che la Main Section sarà affiancata da ben 3 sezioni su invito: Fotografia ed Immagini in movimento (la vetrina dedicata a video e fotografia, alla sua seconda edizione, affidata anche quest’anno alla piattaforma culturale Fantom), Pittura XXI – progetto inedito, curato da Davide Ferri, che punterà i riflettori sulla pittura contemporanea, offrendo una panoramica sulle figure emergenti e mid-career a livello nazionale e internazionale – e Focus, che sotto la guida di Laura Cherubini analizzerà l’arte della prima metà del XX secolo e i Post-War Master, con un’attenzione dedicata al rinnovamento e rivoluzioni nella pittura italiana tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Settanta.

Il Public Program riconferma i format di successo dello scorso anno: imperdibili il secondo capitolo di Courtesy Emilia-Romagna, le collezioni d’arte moderna e contemporanea del territorio curato da Eva Brioschi, e del progetto OPLA’ – Perfoming Activities seguito da Silvia Fanti di Xing, in cui si sviluppano performance con estrema attenzione ai linguaggi di ricerca nelle arti visive e nel teatro.

Eva Marisaldi sarà l’artista protagonista di Arte Fiera 2020 con un’opera creata ad hoc, intitolata Welcome, composta di due parti: la prima che accoglierà i visitatori all’ingresso della Fiera e la seconda itinerante e diffusa tra i padiglioni fieristici e la città di Bologna.

IN CITTA’

Siamo sempre aperte ai suggerimenti per ampliare l’elenco proposto, ma nella speranza di aiutarvi a non perdere mostre imperdibili, ecco un elenco dei nostri preferiti:

L’ottava edizione di ART CITY Bologna è sicuramente da seguire. Il programma, diretto per il terzo anno da Lorenzo Balbi – Direttore Artistico del MAMbo| Museo d’Arte Moderna e Contemporanea – è davvero ricchissimo di mostre ed eventi.

  • DumBO | Romeo Castellucci. La vita nuova.

Tutti ne parlano, non tutti riusciranno ad assistere a quella che sembra LA performance dell’anno.  La performance è in lingua francese con i sopratitoli in italiano. Come partecipare?

I posti sono limitati, l’ingresso è gratuito con coupon da ritirare al MAMbo (via Don Minzoni 14, Bologna) oppure on-line su Eventbrite, a partire dal 19 gennaio dalle ore 10. L’ingresso è consentito esclusivamente ai possessori di coupon.
Al pubblico già in possesso di coupon è richiesto l’arrivo anticipato presso la biglietteria di DumBO per ritirare il proprio biglietto d’ingresso (dalle h 18.15 alle 18.45 per la performance delle h 19; dalle h 20.15 alle 20.45 per quella delle h 21). Oltre questi orari, i posti prenotati con coupon non cambiati con i biglietti d’ingresso saranno ceduti al pubblico in lista d’attesa.

Che vinca il migliore!

  • MAMbo | AGAINandAGAINandAGAINand + Figurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta + Ossi

Al MAMbo tripletta: fino al 3 maggio 2020, si potrà ammirare la mostra collettiva AGAINandAGAINandAGAINand, il riallestimento delle opere della collezione permanente con Figurabilità. Pittura a Roma negli anni Sessanta, e Ossi, una installazione di Matteo Zauli, nata dal progetto di Claudia Losi.

 

  • Villa delle Rose | Interconnessioni | Antoni Muntadas

La prima mostra antologica di Antoni Muntadas realizzata in un’istituzione museale italiana presenta un’analisi trasversale (survey) del lavoro di Muntadas che va dai primi anni ’70 a oggi.

 

  • Padiglione de l’Esprit Nouveau | Damage | Control | Mika Taanila

Una selezione di videoinstallazioni mostra scenari futuribili della condizione umana in cui è indagata la natura ambivalente dei dispositivi tecnologici, rivelandone le implicite fragilità.

 

  • Studio Pozzati | Io sono un Pittore| regia di Angela Malfitano

L’omaggio alla memoria del grande artista Concetto Pozzati: Io sono un Pittore, performance teatrale con Massimo Scola, per la regia di Angela Malfitano, permette di entrare per la prima volta nello studio privato del Maestro attraverso vari incontri. Per tutte le informazioni scrivere a: inventariopozzati@gmail.com | tel. 392 1696262.

 

  • Teatro Comunale di Bologna – foyer Respighi | Orchestra. Studio #3 | Valentina Vetturi

Valentina Vetturi invita sette direttori d’orchestra a fronteggiarsi in cerchio dirigendo un pezzo di Maurice Ravel, il 26 gennaio 2020 dalle ore 11:00 alle 13:00.

 

  • Museo della Musica | Partiture Mute. Note a margine | Donatella Lombardo

Interessantissima mostra di Donatella Lombardo ha condotto uno studio su alcuni stralci di partiture di compositrici vissute in diverse epoche, intervenendo con una personale riscrittura fatta di leggere trame di fili colorati avvolti su spilli e fuselli, interpretandone in chiave spaziale ritmi, cromie, intensità.

 

  • Museo Davia Bargellini | Via libera per volare | Antonello Ghezzi

Il 2020 è l’anno in cui si celebra il centenario della nascita di Gianni Rodari e Antonello Ghezzi omaggia lo scrittore con il progetto Via libera per volare: un’esortazione a sognare. Il progetto prevede il suo culmine presso il Museo Davia Bargellini (fino al 29 gennaio) dove semafori, luci e specchi daranno vita a opere site-specific che giocheranno con la collezione permanente del museo e con l’opera di Luigi Mainolfi intitolata Per quelli che volano.

 

  • Spazio Carbonesi | Circular View| Silvia Camporesi

L’evoluzione dell’impianto di biometano a Sant’Agata Bolognese, attraverso la documentazione delle peculiarità architettoniche e i cambiamenti della struttura che produce combustibile rinnovabile dai rifiuti organici, è il tema da cui nasce e si sviluppa l’interessante esposizione fotografica promossa da Hera.

 

  • Fondazione del Monte di -Bologna e Ravenna + l’Oratorio di San Filippo Neri |3 Body Configurations, Claude Cahun, VALIE EXPORT, Ottonella Mocellin, + Nave Nodriza |Mostra collettiva + Eulalia Valldosera

Imperdibile mostra collettiva + intervento site specific a cura di Maura Pozzati.

 

  • Palazzo Bentivoglio | Vestimenti| Sissi

Palazzo Bentivoglio è sicuramente uno spazio per l’arte incredibilmente suggestivo e qui, Sissi, artista poliedrica bolognese acclamata in tutto il mondo, esporrà Vestimenti nello splendido Palazzo Bentivoglio dal 21 gennaio al 19 aprile 2020. La mostra, a cura di Antonio Grulli, raccoglie un’ampia selezione di sculture-abito dell’artista presentate attraverso un progetto installativo pensato appositamente per lo spazio..

 

  • Fondazione MAST |“Uniform into the work/Out of the work – La divisa del lavoro nelle immagini di 44 fotografi/ Walead Beshty. Ritratti industriali” | a cura di Urs Stahel

Fondazione MAST propone la nuova mostra collettiva, un progetto sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi internazionali e un’esposizione monografica di Walead Beshty che raccoglie centinaia di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell’arte incontrati dall’artista nel corso della sua carriera.

 

  • Centro Arti e Scienze Golinelli | U.MANO, la mostra – Arte e scienza: antica misura, nuova civiltà

Non è in centro ma assolutamente da non perdere la mostra al Centro Arti e Scienze Golinelli: un’esposizione dove l’arte antica e contemporanea viene riletta attraverso le tecnologie più spettacolari.

 

  • Paradisoterreste | Tobia Scarpa_Dall’arte della misura silenziosamente. Un’ interpretazione acritica dell’opera “Melencolia I” di Albrecht Dürer | Tobia Scarpa

Un’occasione per visitare la galleria, spazio dedicato all’arte e al design d’autore, che presenta un inedito progetto artistico. Durante Arte Fiera la galleria sarà aperta dalle 11:00 alle 19:00.

 

  • Casa Saraceni | LUOGHI SOS-PESI| Luca Maria Castelli

Alla Fondazione Cassa Risparmio di Bologna, la mostra fotografica dell’artista Luca Maria Castelli. LUOGHI SOS-PESI testimonia come alcuni posti sono ancora Sos-Pesi in attesa di qualcuno ridia loro nuove energie e prospettive.

 

  • Galleria Maurizio Nobile | 10 Ragazzi per me |a cura di Alessandro D’Amico

Dieci artisti bolognesi under 25 esporranno 30 opere all’interno della galleria antiquaria coordinati da Alessandro D’Amico, sodale e studente del Polimoda di Firenze.

10 Ragazzi per me ha un filo conduttore, quello del ritratto, declinato con diversi medium e indagato da diverse discipline artistiche: pittura, scultura, fotografia, tatuaggi, moda e grafica.

 

Anche se servirebbero giornate di 48 ore e un post lungo cento pagine per celebrare la nostra città che si veste di bello e di arte, speriamo che questa nostra guida vi aiuti a vivere al meglio questa 44˚ edizione di Arte Fiera 2020!

Per conoscerne tutti gli eventi e tutti i dettagli, visita i siti dedicati Arte Fiera e Art City.

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Guida galattica per Artefieristi – Arte Fiera 2019

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Ah! E’ già questo weekend? Accidenti non so da dove cominciare!

E chi è il nuovo direttore artistico? Ma dai, Simone Menegoi, hai presente?

E hai sentito che quest’anno ci saranno anche delle performance?

 Torna la guida di artistica sopravvivenza a queste e altre domande sulla 43˚ edizione di Arte Fiera.

Cosa c’è in fiera

Arte Fiera 2019 si svolge dal 1 al 4 febbraio (vernissage e conferenza stampa il 31 gennaio) sviluppandosi nei padiglioni 25-26 e 31 di BolognaFiere.

La fiera è divisa in due sezioni: la Main Section e Fotografia e Immagini in movimento.

La Main Section si anima di una novità importante in quanto per la prima volta sono stati dettati dei limiti di autori presentabili da parte delle Gallerie e più di un terzo degli espositori ha scelto un Solo Show (ovvero l’esposizione di un solo artista). Questa novità privilegia l’approfondimento di pochi autori selezionati, che variano da artisti affermati a giovani emergenti, in una precisa ricerca di coerenza e profondità all’interno della sezione, divisa in diverse aree d’interesse (moderno, arte postbellica, contemporaneo di ricerca).

La sezione di Fotografia e Immagini in movimento contiene le migliori proposte delle gallerie italiane, ricca di materiale d’archivio, ricostruzioni digitali, installazioni tridimensionali e supporti non convenzionali. La direzione di tale sezione è affidata a Fantom, piattaforma di curatela nata a Milano nel 2009 che intende dedicare una particolare attenzione agli artisti emergenti.

Oltre alle citate sezioni, la 43˚edizione si arricchisce di cinque grandi progetti.

  • Solo figura e sfondo è la prima mostra del ciclo Courtesy fortemente voluto dal nuove direttore artistico di ArteFiera Simone Menegoi. Il ciclo è dedicato alle opere artistiche del territorio dell’Emilia-Romagna e si propone di diventare un appuntamento fisso (con ogni anno un diverso curatore, quest’anno è Davide Ferri, docente di Estetica all’Accademia delle Belle Arti di Rimini). Citando le parole dello stesso Menogoi “È una vetrina inedita per mostrare a 50mila visitatori la ricchezza del territorio e la rete di istituzioni sia del Novecento che contemporanee” (Sole24 ore). Nel titolo stesso della mostra, Solo figura e sfondo, si racchiude il filo conduttore dell’esposizione: il rapporto tra la figura e lo sfondo sia in senso pittorico, che nel significato del rapporto tra individuo e paesaggio con una particolare a quello emiliano-romagnolo.

Mostra Solofiguraesfondo

  • Oplà. Performing activities, è un programma di azioni ideato da Silvia Fanti che si sviluppa dentro e fuori del complesso fieristico. Le performance, seguendo la linea principale di questa edizione, vogliono rafforzare il rapporto dell’evento fieristico con la città e aprire attività di carattere non commerciale all’interno di ArteFiera.
  1. Cristian Chironi accoglierà il pubblico all’ingresso della Fiera e lo condurrà in giro, a bordo di un’auto, discutendo di questioni ambientali e urbanistiche, seduto accanto ad un esperto (Franco Vaccari, ad esempio). Questa è l’unica performance prenotabile, ecco i dettagli:1- 3 febbraio11:00 – 13:00, 14.30 – 17.30
    zona fiera e ingresso Costituzione (su prenotazione)
    Prenotazioni: 349/4634730
    10:00 – 11:00, 13:00 – 14:00 h 18:00 – 19 o lasciare messaggi in whatsapp (apertura prenotazioni dal 28 gennaio)
  2. Cesare Pietrolusti ospiterà in un proprio stand opere di artisti internazionali che potranno essere cedute gratuitamente a quei visitatori che più di altri sapranno esprimere, come in una singolare riffa, un pensiero poeticamente attinente.
  3. Nico Vascellari nasconderà invece una serie di oggetti in vari luoghi della città che potranno essere ritrovati in una inconsueta caccia al tesoro attraverso tracce su Instagram (@nicovascellari).
  4. E infine Alex Cicchetti organizzerà, sempre in Fiera, un Love Bar dove infusi alcolici verranno scambiati con storie di gente comune.

 

  • La fondazione Golinelli supporta il terzo progetto Micro//Macro al centro servizi in Fiera, un’esperienza sensoriale unica che sfrutta il microscopio come strumento per aumentare la percezione del mondo. Esso è infatti qui utilizzato per immergersi in una goccia d’acqua ed espanderla a macromondo.
  • Il quarto progetto è un ricco programma di Talk completamente affidato a Flash Art, dal titolo “Dialoghi sull’arte italiana”. Il programma si struttura in tre giornate di tavole rotonde su una tematica scelta e di “flash talk”, ovvero conversazioni di 30 minuti tra un’artista e un curatore. I Talk si svolgono all’interno del padiglione 26.
  • Infine Hic et Nunc è uno spazio all’ingresso di artefiera composto da una scultura abitabile, un’opera sospesa di Flavio Favelli. Dalle stesse parole dell’artista “Il neo ambiente Hic et Nunc cerca di fermare il tempo e lo spazio in un luogo di transito, dai giorni limitati e veloci, scandito da rituali di maniera”. 

Cosa fare in città

Art city

 L’arte non si respira solo in fiera, ma in tutta la città di Bologna. Giunta ormai alla settima edizione, Art City Bologna è un programma istituzionale di mostre ed eventi artistici promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiera. Sotto la guida di Lorenzo Balbi, direttore artistico di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Art city si trasforma quest’anno in una vera e propria settimana dedicata all’arte (25 gennaio- 4 febbraio), con un programma culturale di alto profilo. Vi segnaliamo qui la nostra piccola selezione:

  • Les gens d’Uterpan – Anthropometry

Padiglione de L’espririt Nouveau, Piazza Costituzione 11

1-2-3 febbraio

Alcuni danzatori si infiltrano nel flusso dei visitatori, portando un elemento di sorpresa nell’architettura degli spazi del Padiglione l’Espirit Nouveau. Con una danza dal carattere quasi imprevedibile, ma in realtà connessa a uno schema ripetuto, i danzatori costringono i partecipanti a interrogarsi sui loro movimenti, diventando parte integrante dello spazio e della performance.

Orari d’apertura: 11:00 – 22:00

Ingresso gratuito

  • Mika Rottenberg

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni 14

31 gennaio – 19 maggio

Inaugurazione mercoledì 30 gennaio alle 18:00

La prima personale di Mike Rottenberg in un museo italiano è un appuntamento da non perdere. Tramite sculture e installazioni video, Rottenberg esplora la società contemporanea mischiando elementi di finzioni con dati documentali. La ricerca dell’artista mira alla critica dell’attuale società capitalistica, individuando le disuguaglianze a essa connesse e la precarietà del lavoro, dove le macchine assumono sempre più importanza.

Orari: 1 e 3 febbraio 10:00 – 20:00 / 2 febbraio 10:00 – 24:00

Ingresso libero nei giorni 1-2-3 febbraio.

  • Carlo Valsecchi – Gasometro M.A.N n.3

Pinacoteca Nazionale di Bologna – Salone degli Incamminati, via delle Belle Arti 56

1 febbraio – 31 marzo

Il Gruppo Hera promuove questo straordinario progetto di Carlo Valsecchi composto da 14 fotografie che raccontano con una visione unica il recente restauro del Gasometro di Bologna. La struttura prende vita nelle foto dell’artista, assumendo una forma organica vivente in continua trasformazione, in contrasto con la normale visione di un edificio inerte proveniente da un passato industriale.

Orari: 1 e 3 febbraio 10:00 – 19:00, 2 febbraio 10:00 – 23:00

Ingresso gratuito

Una delle immagini di Carlo Valsecchi - Gasometro - Gruppo Hera per Arte Fiera 2019

Una delle immagini di Carlo Valsecchi – Gasometro – Gruppo Hera per Arte Fiera 2019

  • Approdi e derive del paesaggio in Italia

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, via delle Donzelle 2

Immergetevi in questo viaggio nel panorama come soggetto artistico di foto, video, pitture e installazioni artistiche del XX secolo. Il curatore Claudio Musso la descrive in questo modo : “Le opere esposte pur realizzate attraverso un’ampia varietà di proposte e tecniche, dimostrano la necessità comune di indagare le principali questioni legate alla concezione del paesaggio nel mondo contemporaneo: dalla politica all’ecologia, dalla cultura al turismo”.

Orari: 1 e 3 febbraio 10:00 – 19:00, 2 febbraio 10:00 – 24:00

Ingresso gratuito

  • Roberto Matta – UltraMatta

Paradisoterrestre, via de’ Musei 4

Per documentare la storica collaborazione tra Roberto Matta, poliedrico personaggio a metà strada tra arte e design e Dino Gavina, imprenditore bolognese, nasce questa mostra dedicata alle “Opere Funzionali” perfetta espressione del concetto di Ultramobile coniato dallo stesso Dino Gavina. Tale concetto applica l’ arte surrealista ad oggetti di uso quotidiano, creando opere magnetiche.

Orari: 1 febbraio 10:00 – 21:00, 2 febbraio 10:00 – 24:00, 3 febbraio 13:00 – 20:00

Ingresso gratuito

e sabato sera?

Art City White Night

Infine, sabato due febbraio la notte di Bologna si tingerà d’arte nell’Art City White Night, piena di mostre, performance ed eventi straordinari per la Notte Bianca dell’Arte per eccellenza.

Ecco gli appuntamenti da non mancare:

  • Inaugurazione delle mostre nella Manifattura delle Arti tra cui segnaliamo:
  • Débora DelmarGallleriapiù, che analizza l’influenza della cultura europea dei caffè nello sviluppo delle città, nelle relazioni sociali, nelle interazioni e nello stile di vita contemporaneo.
  • P420, che presenta una mostra collettiva di 5 giovani artisti con cinque differenti approcci alla pittura.
  • Apertura dell’accademia delle Belle Arti dalle 21 fino a notte, con varietà di spettacoli, performance ed eventi. Ingresso libero!
  • Infine per scatenarsi un po’ vi segnaliamo il PARTY MAMbo – dj set di MessnrHuerco S.Mayo Soulomon a cura di Locomotiv Club, che ospiterà anche l’after party ufficiale di Art City. Ingresso gratuito al MAMbo fino ad esaurimento posti

P.s. Per gli appassionati di Cinema, Il Lumière cura un programma di proiezioni in occasione dell’Art City Cinema.

Il direttore artistico

Identikit Simone Menegoi

Foto Il Sole 24 Ore

Foto Il Sole 24 Ore

 Si chiude il cerchio sulla nomina del nuovo, super chiacchierato direttore Arte Fiera. Critico e curatore d’arte con un brillante curriculum, ha subito portato una ventata di dinamismo e novità creando la mostra “Courtesy”, una vera celebrazione del territorio emiliano-romagnolo come museo diffuso.

“L’incarico di condurre Arte Fiera ai prossimi traguardi è per me tanto un onore quanto una sfida. Spero di dimostrarmi all’altezza di entrambi. Bologna attraversa una stagione di particolare vivacità artistica e culturale: vorrei che Arte Fiera riuscisse ad essere il catalizzatore delle rinnovate energie della città. Infine, sono particolarmente felice di questo incarico perché corona un legame con Bologna che è nato trent’anni fa, al tempo degli studi universitari, e che da allora non è mai venuto meno. Il mio primo impegno sarà quello di passare in città più tempo possibile, per conoscerla ancora meglio – e per farmi conoscere”

 

Dopo queste poche righe di attività, ecco il nostro ultimo consiglio:

Acquistate la Art Week Card (online o nei punti di informazione turistica) che include la partecipazione a tantissime attività della settimana dell’arte bolognese tra cui:

  • ingresso valido 1 giorno ad Arte Fiera (1-4 feb)
  • Ingresso al MAMbo– Museo d’arte contemporanea (1-3 feb)
  • Ingresso ai musei dell’Istituzione Bologna Musei– collezioni permanenti e mostre* (1-3 feb)
  • Agevolazioni tariffarie per accesso ai siti coinvolti nel circuito Art City Bologna;
  • Ingresso alla Pinacoteca Nazionaledi Bologna
  • Salita allaTorre Asinelli
  • Visita guidata esclusiva alla Casa di Lucio Dalla sabato 26/1 o sabato 2/2 – prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti)

art week cart bologna welcome arte fiera 2019

Ecco ora abbiamo davvero finito, andate e godetevi questa settimana di cultura!

 

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Guida Galattica per Artefieristi 2018

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Arte Fiera 2018 torna ad accendere le luci della Bologna più cool..turale dal 2 al 5 febbraio, confermandosi punto di riferimento per l’arte Italiana, con importanti momenti di approfondimento dedicati ai singoli artisti e alla riflessione teorica. Dal 2 al 4 febbraio ART CITY popolerà la città di eventi e performance e occasioni speciali.

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Guida galattica per Artefieristi

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“Non sei curiosa di vedere la nuova sezione di Fotografia? Mi hanno detto che sarà magnifica!”

“Ti va di accompagnarmi al Talk di venerdì pomeriggio?”

“Ho sentito che c’è una sezione dedicata al cinema documentario, ne sai niente?”

Tutto quello che dovete sapere per rispondere brillantemente a queste e altre domande sulla 41esima edizione di Arte Fiera.

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Labidee Da Vedere: “La figura mancante” a Santa Maria della Vita

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A Bologna ci sono tre luoghi imprescindibili per qualunque turista: il complesso di Santo Stefano, la Basilica di San Domenico e il Santuario di Santa Maria della Vita. Quest’ultimo, in particolare, è una vera chicca: chi entra non può non rimanerne affascinato.

Inoltre, il Santuario custodisce quello che è uno dei capolavori della scultura del Quattrocento italiano: il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca. E’ senza ombra di dubbio una delle opere che meglio rappresenta l’arte locale tra medioevo e rinascimento: la forza espressiva che sprigiona ogni figura del gruppo scultoreo non ha pari nell’arte italiana dell’epoca. E’ proprio quella drammaticità che ha sempre contraddistinto l’arte bolognese dalla composta arte fiorentina. Quell’urgenza di vivere. Basti guardare la drammatica corsa di Maria Maddalena sull’estrema destra. Quell’urlo… sembra proprio di poterlo sentire.

E’ da questo gruppo scultoreo che nasce il progetto fotografico “La figura mancante” di un giovane studente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna: Giuseppe Anthony Di Martino.

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Abbiamo conosciuto Giuseppe in occasione della biennale di Foto/Industria, durante la quale si è occupato di mediazione culturale all’interno della mostra di Pierre Gonnord. Chi meglio di un giovane fotografo poteva spiegare al pubblico lo sguardo di un grandissimo maestro?

Chissà se proprio durante la biennale è nata l’ispirazione per la mostra!
“La figura mancante” nasce dalla ricerca dell’ipotetica ottava figura che in origine andava a completare il gruppo scultoreo. L’artista attende pazientemente che lo sguardo dei visitatori incontri le sette figure del Compianto generando un intimo rapporto tra lo spettatore e l’opera e catturando quest’attimo con il suo obiettivo. Il risultato è un autentico esempio di “partecipazione attiva”.

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La mostra è composta da sette piccole fotografie in bianco e nero, di formato quadrato, montate su pannelli di color grigio chiaro. L’allestimento è creato su un gioco di luci che fanno da tessuto narrativo. Il dialogo tra spettatore-fruitore e opera stessa genera quello che l’artista definisce “osservazione dell’osservazione”.

L’esposizione diventa così un’originale lettura contemporanea dell’opera quattrocentesca e un felice pretesto per tornare a godersi, ancora una volta, Santa Maria della Vita.

A noi di questa mostra è piaciuto tutto: l’idea, le opere, l’allestimento e, l’avrete capito, l’artista!

“La figura mancante”

Museo della Sanità e dell’Assistenza

Complesso monumentale di Santa Maria della Vita

Via Clavature 8-10, Bologna

30 Aprile – 15 Maggio 2016

Ingresso gratuito

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Arte Fiera 2016. Cosa vedere, dove andare

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Un’edizione speciale e tantissime occasioni per festeggiarla. Arte Fiera compie 40 anni e lo fa in grandissimo stile, con un calendario di eventi in Fiera e in città per un’immersione straordinaria nell’arte moderna e contemporanea. Una vera e propria maratona che avrà il suo apice nella notte di Sabato 30 gennaio con l’amatissima ART CITY WHITE NIGHT, la notte bianca dell’arte.

Come ogni anno, nell’ultimo weekend di Gennaio, Bologna diventa un palcoscenico unico di arte e cultura, tutto da scoprire. Noi siamo prontissime alla sfida, e vogliamo condividere con voi i nostri coup de cœur, quegli appuntamenti che ci incuriosiscono di più, per i contenuti e per i luoghi che li ospitano. Un vademecum personale e certamente non esaustivo, ma che possa essere una piccola bussola d’orientamento per non lasciarsi travolgere dall’indecisione!

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ART CITY

Matthew Barney & Jonathan Bepler. River of Fundament
Teatro Comunale di Bologna | Largo Respighi 1
Venerdì 29 gennaio h 17.30
Evento promosso da BolognaFiere e Teatro Comunale di Bologna
In collaborazione con Istituzione Bologna Musei

ARTE FIERA 40. Lo sguardo delle Gallerie sulla grande arte italiana
Pinacoteca Nazionale di Bologna | Via Belle Arti 56
29 gennaio – 28 marzo 2016
Mostra a cura di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni Promossa da BolognaFiere

ARTE FIERA 40. Storia di una Collezione
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Via Don Minzoni 14
Inaugurazione 29 gennaio, ore 14.00
Fino al 28 marzo 2016
Mostra a cura di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni Promossa da BolognaFiere

OFFICINA PASOLINI
MAMbo | Via Don Minzoni 14
Fino al 28 marzo 2016
Mostra promossa da Fondazione Cineteca di Bologna e Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali nell’ambito del progetto speciale Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna

LUCA LANZI. Eikon
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore 6
Fino al 3 aprile 2016
Mostra a cura di Sabrina Samorì, promossa da Istituzione Bologna Musei

ANDREA SALVATORI. Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere
Museo Davia Bargellini | Strada Maggiore 44
Fino al 10 aprile 2016
Mostra a cura di Sabrina Samorì
Promossa da Istituzione Bologna Musei

NICOLA SAMORI’. Gare du Sud
Teatro Anatomico dell’Archiginnasio | Piazza Galvani 1
Fino al 1 febbraio 2016
Progetto a cura di Chiara Ianeselli
Promosso da Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna | Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio

GIUSEPPE MASTRANGELO. Siamo in rete
Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio – Cappella di Santa Maria dei Bulgari | Piazza Galvani 1
Progetto a cura di Paola Goretti
Promosso da Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna | Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio In collaborazione con LIGHT STUDIO – Milano e PANSTUDIO architetti associati – Bologna

TERRA PROVOCATA. Percezione della materia e concetto nella materia
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna | Via delle Donzelle 2
Fino al 20 marzo 2016
Mostra a cura di Matteo Zauli e Guido Molinari
Promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
In collaborazione con Museo Carlo Zauli – Faenza e Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Medievale

SISSI. L’imbandita
Oratorio di San Filippo Neri | Via Manzoni 5
Domenica 31 gennaio h 19.30
Performance a cura di Maura Pozzati
Promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con UniCredit Group

PIETRO POPPI E LA FOTOGRAFIA DELL’EMILIA
Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale | Via Nazario Sauro 20/2
Fino al 28 febbraio 2016
Mostra a cura di Cinzia Frisoni
Promossa da Genus Bononiae. Musei nella Città e Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

JAKOB TUGGENER. Fabrik 1933 -1953 | Nuits de bal 1934-1950
MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia | Via Speranza 42
27 gennaio – 17 aprile 2016
Mostra a cura di Martin Gasser e Urs Stahel Promossa da Fondazione MAST
In collaborazione con Fondazione Jakob Tuggener – Uster e Fondazione Svizzera per la Fotografia – Winterthur

ARTE E SCIENZA. Un percorso tra opere selezionate dalla Collezione Golinelli
Opificio Golinelli | Via Paolo Nanni Costa 14
29 – 30 – 31 gennaio 2016
Evento promosso da Fondazione Golinelli

MARY BAUERMEISTER, FRANCESCA PASQUALI,  fuse*. FLUX – US
CUBO Centro Unipol BOlogna | Piazza Viera De Mello 3
27 gennaio – 16 aprile 2016
Mostra a cura di Angela Memola e Pascual Jordan Promossa da CUBO Centro Unipol BOlogna

ON 2016. DOPO, DOMANI
Progetto a cura di Martina Angelotti Promosso da ON
In collaborazione con Comune di Bologna
Con il sostegno di fUNDER35

Ludovica Carbotta
Monowe | Parco del Cavaticcio, ingresso da via del Porto, via Fratelli Rosselli, via Azzo Gardino
24 gennaio – 28 febbraio 2016
Adelita Husni Bey. Quattro atti sul lavoro
Palazzo d’Accursio – Cappella Farnese | piazza Maggiore
30 – 31 gennaio 2016

LARGO ALL’AVANGUARDIA
Progetto promosso da Dynamo – la Velostazione di Bologna, FRONTIER – The Line of Style – IsArt – Liceo Artistico Francesco Arcangeli

Luca Barcellona
Dynamo – la Velostazione di Bologna | Via Indipendenza 71
Dal 14 gennaio 2016
Presentazione dei progetti finalisti
IsArtCentro di documentazione della Didattica delle Arti | Via Cartoleria 9
Inaugurazione sabato 29 gennaio h 17.00

IL SILENZIO DOPO
Fondazione Collegio Artistico Venturoli | Via Centotrecento 4
29 – 30 – 31 gennaio 2016
Progetto a cura di Massimo Marchetti
Promosso da Fondazione Collegio Artistico Venturoli

COSTRUZIONI PER UNA NATURA VIVA
Fondazione Zucchelli SPAZIO | Vicolo Malgrado 3d
29 – 30 – 31 gennaio 2016
Mostra a cura di Beatrice Buscaroli, Giovanna Caimmi, Walter Guadagnini Promossa da Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli

Sabato 30 gennaio h 18.00
Inaugurazione con intervento musicale di allievi del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
Fondazione Zucchelli | sede Strada Maggiore 90

ANDY WARHOL. Ladies and Gentlemen 1975 – 2016
Galleria Cavour 1/ilm | ingresso Via Farini
25 gennaio – 2 febbraio 2016
Mostra promossa da Password Onlus e Spirale d’idee – Contemporary Concept In collaborazione con Consorzio e Proprietà Immobiliari di Galleria Cavour Con il patrocinio di Confcommercio Ascom Bologna
Con il sostegno di Deutsche Bank e Ducati Motor

CLAUDIO PARMIGGIANI. Campo dei Fiori
PIERO PIZZI CANNELLA. Cattedrale

Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale | Via Nazario Sauro 20/2

ART CITY WHITE NIGHT

Cocktail Tributo ad ALEX ANGI
Sabato 30 gennaio h 18 – 22
ALTIEBASSI | Via de’ Toschi 11/a

Landschaften, Raumschiffe und andere Wunder/Berlin
Paesaggi, astronavi e altre meraviglie/Berlino
26 gennaio – 17 febbraio 2016
Goethe Zentrum – Istituto di Cultura Germanica | Via De’ Marchi 4

VIRUS: The Plastic Age
30 gennaio – 31 marzo 2016
OREA MALIA’ | Via Ugo Bassi 15

Ladies and Gentlemen, Andy Warhol 1975 – 2016
25 gennaio – 2 febbraio 2016
Galleria Cavour | Galleria Cavour 1/ILM ingresso via Farini

A.A. RUCCI – Personale
29 – 30 gennaio 2016
HOST Clothing Bologna | Galleria Falcone e Borsellino 1/b

ALL AT SEA
29 – 31 gennaio 2016
Palazzina Liberty dei Giardini Margherita | Piazzale Jacchia 1

Animalia
30 gennaio – 29 febbraio 2016
I Volpini | Via Santo Stefano 10

Brioches Couture
29 – 31 gennaio 2016
Rosarose Bistrot | Via Clavature 18/b

CACHE-CACHE di Amandine Samyn
27 Gennaio – 13 Febbraio 2016
CHIARACASTELLICASA | Piazza Aldrovandi 1 B

CROCIFISSIONI/CRUCIFIXIONS: Francis Bacon, Hermann Nitsch, Concetto Pozzati
21 gennaio – 21 febbraio
Palazzo Montanari | Via Galliera 8

Sabato 30 gennaio, alle ore 20:00 presentazione dell’opera “The Crucifixion of the Artist” by Federico Clapis

Cuoghi-Corsello “ISAbella”
30 gennaio 2016
Chiesa di SS Cosma e Damiano | Via Begatto

FERRAGAMO’S CREATIONS
30 gennaio 2016
Ratti | Via Clavature 15

First View Exhibition by Giulio Cassanelli
30 Gennaio 2016
L’Inde Le Palais Men’s Store | Via De’ Foscherari 19/C

FOCUS ON
23 gennaio– 01 febbraio 2016
Complesso Torre Alberici – Casa della Gabella | Piazza Della Mercanzia 3/A

FUINATO – LUCI DI TRAVERSO
24 gennaio – 13 febbraio 2016
Antichità Barberia | Via Barberia 8

Impara l’arte e mettila da Party
30 gennaio 2016
Mercato delle erbe (Altro?) | Via Ugo Bassi 23-25

KATZUMA + BBS @ Dynamo
30 gennaio 2016
Dynamo – La Velostazione di Bologna | Via dell’Indipendenza 71/Z

Mostra Collettivo Artisti Irregolari Bolognesi
29 gennaio – 1 febbraio 2016
Mercato di Mezzo | Via Clavature 12

Né qui né altrove
28 – 31 gennaio 2016
Palazzo Bevilacqua Ariosti | Via d’Azeglio 31

The Party – ASCOM
sabato 30 gennaio 2016
After dinner 22.00-02.00 con dj set e architectural mapping
Palazzo Segni Masetti | Strada Maggiore 23

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La mostra dell’anno: Ai Weiwei @RoyalAcademy

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Domenica 13 dicembre ha chiuso alla Royal Academy di Londra la grande retrospettiva sull’artista dissidente cinese Ai Weiwei, definita da Il Sole 24 Ore: «la mostra più attesa dell’anno».
Aspettando di sapere quanti biglietti siano stati staccati nell’arco di questi tre mesi, abbiamo già una certezza: l’esposizione è stato un grande successo di pubblico e di critica.

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Grazie a una toccata e fuga in Inghilterra, anch’io sono riuscita a vedere la mostra e a farmi un’idea su quello che oggi è considerato uno degli artisti più influenti al mondo, famoso tanto per la sua arte quanto per il suo impegno politico, di aperta opposizione al regime cinese.

L’esposizione si sviluppava in undici sale molto spaziose, collocate al piano nobile dell’edificio, all’interno delle quali le opere di Ai Weiwei trovavano il loro ambiente ideale. La caratteristica più evidente di tutti i suoi lavori è la loro capacità di esprimere una forte e distinta identità cinese, dalla scelta di materiali (come il marmo, la giada e la porcellana), alle associazioni con la loro storia imperiale, fino al recupero di oggetti antichi. Alcune opere sono davvero impressionanti, sia come dimensioni sia come ricercatezza nei dettagli: infatti, l’artista collabora a stretto contatto con un piccolo team di artigiani altamente qualificati, cercando sempre di approfondire le connessioni tra il suo lavoro e le antiche tradizioni dell’arte cinese. Per questo le sue sculture riescono ad essere sempre visivamente molto impattanti e, allo stesso tempo, a nascondere numerosi significati.

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Tra le opere presenti in mostra, due in particolare mi hanno lasciato senza fiato. La prima è una commemorazione dei cinquemila bambini morti nel terremoto di Sichuan nel 2008, che occupava un’intera sala: novanta tonnellate di ferro contorto che Ai Weiwei ha recuperato dai resti delle scuole distrutte e ha pazientemente raddrizzato a mano, con i nomi di tutte le vittime scritti sui muri. Un’opera fortissima e commovente. Nella stessa sala era presente anche uno schermo con un video del making-of dell’opera, che, ovviamente, attirava altrettanto interesse.

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La seconda opera riguardava l’arresto di Ai Weiwei e il suo periodo di prigionia nel 2011, durato 81 giorni. La penultima sala era dedicata alla ricostruzione della cella in cui l’artista era stato rinchiuso: sei diorami raffiguravano sei diversi momenti della giornata durante la sua prigionia. Il visitatore poteva osservare le scene da apposite finestrelle, come se stesse spiando dal buco della serratura. Geniale anche la tappezzeria della sala: manette e telecamere dorate che incorniciavano l’uccellino di Twitter con il viso di Ai Weiwei. L’artista, infatti, è celebre per la sua attività online, tra blog e social network, tanto da dichiarare: «Non c’è distinzione tra la mia attività su internet e la mia arte». E la mostra della Royal Academy ha saputo evidenziarlo molto bene.

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Se però non siete riusciti ad andare alla mostra di Londra e vi state chiedendo dove potete vedere le sue opere, la risposta è molto semplice: sulla Luna! L’ultimo lavoro di Ai Weiwei, Moon, nasce dalla collaborazione con lo straordinario Olafur Eliasson, ed è un esperimento di arte partecipativa online. Questa volta non potete proprio perdervelo!

Alcune considerazioni personali sulla mostra

  1. La tanto temuta fila per entrare alla Royal Academy. Inizio subito col dire che l’attesa per coloro che non erano riusciti a prenotare (tra cui, ovviamente, c’ero anch’io!), non è stata poi così tragica come volevano farti credere: mezz’ora. Mio padre mi rinfaccia ancora oggi le tre ore di fila fatte nel 2010 per vedere Caravaggio alle Scuderie del Quirinale: insomma, in Italia, quando ti dicono che c’è da aspettare, sai già che conterai le ore, non i minuti! Verso la fine della coda, quando ormai intravedevo le casse, ho pensato che anche per partecipare alla performance di Marina Abramovic, nel 2014 alla Serpentine Gallery, aspettai trenta minuti in fila e, allora, avevano addirittura creato l’hashtag #SGqueue… Si vede che gli inglesi non sono abituati, beati loro!
  2. Il prezzo del biglietto. Il biglietto intero costava £17.60 (circa €24), a dimostrazione che la cultura ha un valore e che, soprattutto all’estero, vi sono persone che lo riconoscono. Ho molto apprezzato che nel costo di ingresso fosse compresa l’audioguida, assolutamente imprescindibile per poter capire il lavoro di un artista complesso come Ai Weiwei. Tutte le opere avevano una loro spiegazione e un commento da parte del curatore Adrian Locke. C’è poco da dire: soldi ben spesi!
  3. La comunicazione. A livello comunicativo, la Royal Academy non ha dovuto fare molta fatica: Ai Weiwei è uno straordinario comunicatore – soprattutto attraverso i new media e i social network – e ogni vicenda che lo riguarda è di per sé una notizia. Inoltre, la polemica per l’arrivo del premier cinese a Londra nel mese di Ottobre e il conseguente ritiro del visto all’artista (atteso all’opening della mostra) hanno contribuito a creare ulteriore scalpore e interesse attorno all’esposizione. Non credo sia stata tutta una trovata pubblicitaria, ma immagino abbia sortito comunque l’effetto sperato!
  4. Foto sì o foto no? A differenza dei divieti imposti nella maggior parte dei musei italiani, qui non solo era consentito scattare foto, ma i visitatori erano invitati a postarle pubblicamente sui social network con l’hashtag #AiWeiwei. Insomma, tutto in perfetto stile Ai Weiwei, secondo il quale la tecnologia ci rende uomini liberi e la chiamata alle armi è «Never retreat, retweet13