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GALATEO SECONDO LABIDEE 3

Consigli per una candidatura impeccabile – 3a parte

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Abbiamo deciso di svelare alcuni dei personalissimi criteri con cui valutiamo le candidature, insieme a piccoli accorgimenti che, se seguiti, consentiranno a una mail di attraversare i severi cerchi danteschi di un team (quasi) tutto a femminile e uscire a veder le stelle: la scrivania del capo. Siamo partiti dalle basi, gli ignavi, all’oggetto dell’email, gli avari e i prodighi (potete fare un ripasso qui).

Nel secondo appuntamento abbiamo trattato l’intestazione di una mail, intimando gli accidiosi a non cascare nelle trappole della pigrizia, della fretta o di Salve (repetita iuvant, trovate tutto qui).

Ma scendiamo ancora, nella parte della lettera dove in poche e sentite righe vi dovrete raccontare. Ricordatevi che se arriverete al colloquio, dal vivo veritas, quindi non conviene mentire o rischierete di sprofondare con i dannati delle Malebolge: ruffiani, seduttori, ipocriti, ladri, seminatori di discordia e falsari.

CONTENUTO – dove la forma è sostanza

Facendo un salto dal XIV secolo al XX, prendiamo in prestito un concetto dal mondo delle start up: l’Elevator Pitch, il discorso di presentazione professionale solitamente rivolto a chi deve valutare l’idea e scegliere se investirvi o meno.

Elevator significa ascensore perché la vostra presentazione deve essere concepita per durare il tempo di un viaggio in ascensore.

Dopo aver controllato il destinatario, adattato l’oggetto, scelto l’intestazione corretta, cominciato con un plauso di incoraggiamento per l’Agenzia, arriva il vostro momento ma pensate di avere il tempo che si impiega da un terzo piano a scendere.

Cos’è essenziale che si sappia come prima cosa? La laurea che avete conseguito? Il percorso lavorativo aggiornato o la posizione desiderata? Ciascuno di voi risponderà a questa domanda con il proprio vissuto e con quello che, i soli tre piani, ritiene possa fare migliore impressione ma ecco alcune parole chiave che possono aiutarvi nella scelta.

UMILTÀ

A meno che non vi chiamiate Armando Testa, vi suggeriamo di evitare frasi come lavoro da anni nella comunicazione/ho una grande esperienza nell’organizzazione/ho ottime capacità di problem solving.

Soprattutto se il vostro anno di nascita coincide con il secondo o il terzo rinnovo della patente di chi vi leggerà, è abbastanza probabile che possa valutare in autonomia le vostre esperienze.

Perché è importante? L’umiltà con cui ci si presenta è molto spesso lo specchio di come affronterete il lavoro che vi verrà affidato.

ORDINE

Divide et impera

Suddividete la vostra mail in paragrafi: uno per l’introduzione, uno per la presentazione (elevator pitch), uno (o più) di approfondimento, uno di chiusura.

Attenzione alla punteggiatura: quei simbolini tra le parole servono per accompagnare il lettore e trasmettere il senso delle vostre frasi. Una lettera con un uso improprio dei segni di interpunzione trasformerà un “messaggio difficile da dimenticare” in un “messaggio difficile, da dimenticare”.

Perché rischiare?

BREVITÀ

È una candidatura, non un flusso di coscienza.

(Probabilmente) voi non siete James Joyce.

(Di certo) non state scrivendo l’Ulisse.

Paragrafi scritti in italiano lineare senza errori grammaticali funzionano meglio di lunghi periodi involuti: è sempre raccomandabile ma per una email è d’obbligo.

Tutto quello che avete da dire deve assolutamente stare in poche righe. Non c’è più il tempo (o la disponibilità) di scorrere fino alla trentesima riga per scoprire cosa intendete comunicare.

CONCLUSIONE

È il momento, Capitano Achab, arpiona la balena bianca e cattura il tuo destinatario.

Siete arrivati alla fine della lettera e, se avete seguito i nostri suggerimenti, anche il vostro lettore ha appena finito di leggere l’ultimo paragrafo di presentazione.

A questo punto:

EDUCAZIONE

Non dimenticate di ringraziare per chi vi ha dedicato il tempo per arrivare in fondo alla vostra lettera dal momento che, come speriamo di aver fatto intendere, non è affatto scontato.

CALL TO ACTION

Come veri manager della comunicazione, chiudete con una call to action, solo che in questo caso l’azione è vostra. Che cosa farete – già, non è ancora finita – per assicurarvi che la vostra candidatura sia presa in esame?

Spererete che possiamo prendere in considerazione questa candidatura? È un buon inizio, ma potete fare di meglio.

Vi permetterete di contattarci nei prossimi giorni per verificare la corretta ricezione della candidatura e verificare l’interesse a fissare un colloquio conoscitivo?

Nessuno può colpire duro come fa la vita, perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente!

Quello che Rocky vi vuole dire è che difficilmente vi verrà offerto un colloquio, figuriamoci un lavoro, su un piatto d’argento, dovrete fare tutto da soli, piatto d’argento incluso.

Segreto di Fatima (o di Pulcinella)

Un imprenditore di successo una volta mi ha detto che per scelta considera solo le candidature che sono seguite da una telefonata. Qualche giorno dopo aver inviato il vostro CV, vi suggeriamo di chiamare in azienda per assicurarvi che sia stata ricevuta. Può solo portare cose buone.

PICCOLA PARENTESI SUGLI ALLEGATI

Senza entrare nel dettaglio dei contenuti del CV, ci sentiamo di consigliare due cose: la prima valida per chiunque, l’altra specifica per agenzie di eventi e comunicazione.

CV

Ve lo chiede anche il computer, “Salva con nome”.

Purtroppo non siete l’unico “CV 2020”, “CURRICULUM”, “CV aggiornato” della casella di posta e, se doveste riuscire a convincere il vostro destinatario a compiere il grande passo di scaricare l’allegato, non rovinate tutto, dimostrate l’accortezza di personalizzare il titolo del vostro file.

Infine, assicuratevi che sia in PDF: già riceverlo in Word è rischioso, ma inviarlo in formato pages, odt o in codice binario azzera tutti gli sforzi compiuti nella lettera. A meno che non abbiate inserito i vostri contatti in calce alla mail (sempre e comunque una buona idea), se non possiamo aprire il file, non possiamo chiamarvi.

Un bell’autogol.

Riflessione personale

Come per il condannato dell’Isis che invia spontaneamente la sua candidatura, ci auguriamo non fosse un’opzione inviare materiale obsoleto, pertanto “CV aggiornato” e “foto recenti” sono combinazioni di termini controproducenti. Come quando si dice “Non pensare a un gatto bianco”.

gatto bianco

Appunto.

FOTO

Noi non siamo un’Agenzia di modelle o modelli, cerchiamo hostess, steward e potenziali collaboratori: cerchiamo cervelli e visi puliti.

Umanamente parlando, prima di allegare la vostra foto, pensate a quella persona che vi farà la cortesia di leggervi: seduta da ore, al sesto caffè, quarantesima telefonata, duecentesima email, vicino alla pausa pranzo, dopo una call complicata o un budget articolato.

Qual è la prima parola che dirà vedendo la vostra immagine serafica in costume da bagno, pitturata come una locandina del Cosmoprof, seducente come Sharon Stone in Basic Instinct?

Indizio: Ci sono più consonanti che vocali e alcune doppie. No, non è soqquadro.

Meglio una foto semplice e attuale, un inno alla trasparenza e ai valori che non tramontano mai:

Nu jeans e na maglietta
‘na faccia acqua e sapone

M’ha fatte nnammura’

PRIMA DI INVIARE
mailchimp-button

Una volta finito di scrivere il testo, non cliccate automaticamente sul pulsante Invio.

Una email con refusi ed errori non depone certo a favore della vostra accuratezza e affidabilità. Rileggete tutto con attenzione, controllate l’impaginazione, aprite gli allegati per controllare che siano quelli giusti, verificate l’indirizzo o i destinatari se sono più d’uno. Click.

Congratulazioni, avete inviato una candidatura impeccabile.

Parola di Laboratorio delle Idee.

Siamo arrivati alla terza puntata, e come gli ospiti o il pesce, ci ritiriamo. Ma al contrario di Paganini, se il pubblico chiederà una replica, come potremmo rifiutare?

Sipario.

 

GALATEO SECONDO LABIDEE 2

Consigli per una candidatura impeccabile – 2a parte

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Previously on Galateo secondo Labidee

Abbiamo deciso di svelare alcuni dei personalissimi criteri con cui valutiamo le candidature, insieme a piccoli accorgimenti che, se seguiti, consentiranno a una mail di attraversare i severi cerchi danteschi di un team (quasi) tutto a femminile e uscire a veder le stelle: la scrivania del capo. Siamo partiti dalle basi, gli ignavi, all’oggetto dell’email, gli avari e i prodighi (potete fare un ripasso qui).

Oggi scendiamo di un girone, verso quelle paroline che nel microcosmo dell’Agenzia pesano all’incirca per il 20% della valutazione complessiva ma che, se bistrattate, vi spediranno dritti a correre nel cestino insieme ai vostri colleghi accidiosi.

INTESTAZIONE

Spett.le Laboratorio delle Idee, 

Sebbene sia diffusamente accreditato che Spettabile si usi nelle lettere commerciali soprattutto quando ci si rivolge a una società, sconsigliamo questa intestazione perché non sarà una società a leggervi, ma una persona in carne e ossa quindi, ove possibile, è bene indirizzare la vostra lettera a un essere umano.

Il che ci porta direttamente al secondo esempio:

Alla cortese attenzione del responsabile delle risorse umane / Alla cortese attenzione dell’Ufficio del Personale di Supporto

Queste soluzioni – con noi – non funzionano per due motivi:

1)  non abbiamo un Responsabile delle Risorse Umane o un Ufficio del Personale di Supporto. Se lo avessimo, ci sarebbe un’altisonante voce Organigramma nel nostro sito internet. Invece c’è una più accogliente voce Laboratorio, con tutte le persone, appunto, che lavorano in Agenzia.

2) proprio perché ci sono i nomi e cognomi pubblicati sul sito, perché non indirizzare la vostra lettera a qualcuno di specifico? Nella migliore delle ipotesi verrete letti dalla persona desiderata, nella peggiore qualcun altro vi leggerà prima di sottoporgliela. In entrambi avreste ottenuto il risultato. Certo, per indirizzarla a una persona specifica bisogna identificarla.

Non vorrete mica essere bollati come QUEL tipo di candidato che non studia la realtà verso cui si sta candidando?

SPOILER

Se il successo della critica lo consentirà, nella seconda stagione del Galateo Secondo Labidee tratteremo anche Il colloquio conoscitivo e non pensate di recitare a pappardella la vostra biografia come quella di Leopardi. La (nostra) prima domanda è sempre una versione più o meno edulcorata di “Perché sei qui?” quindi ricordatevi di sistemarvi i capelli: tutti i nodi vengono al colloquio.

paul gauguin
Lui è Paul, e prima di candidarsi si è chiesto, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?

Sii come Paul.

 

Gent.mi

Ricordiamo tutti i tempi duri dei 160 caratteri a sms dove tt era abbrev x risparm spz ma non temete, è tutto finito, potete scrivere tutte le parole per intero che la mail arriverà senza costi aggiuntivi.

Salve Laboratorio delle Idee,  

Diciamo che a meno che non proseguiate con madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra,

Salve si può evitare, nelle mail e nella vita.

Unica eccezione ammessa:

triy mc lour

 

 

 

 

 

MORALE: L’intestazione e la prima riga vengono lette sempre. Usatele con cura o sprecherete la vostra chance per essere inoltrati e non ignorati.

 

CORPO MAIL

Prima regola: Adattate il linguaggio al luogo in cui vi candidate.

Uno studio legale forse si aspetta un incipit “con la presente sono a inviare”, un’agenzia di PR e comunicazione nel 2020, si aspetta un abbandono dei dativi latini in favore di una correttezza formale e quel briciolo di furbizia letteraria che invita a proseguire la lettura.

Seconda regola: Parlate prima di loro, poi di voi stessi.

“Mi chiamo xx, sono nata a xx ho conseguito la laurea in xx. Sono una persona xx con capacità xx”

Ci dispiace, per te Miss Italia finisce qui.

Ho seguito con interesse il progetto xx che avete realizzato”, “mi hanno colpito le foto dell’evento xx”, “desidero complimentarvi per la visibilità dell’iniziativa xx”.

Congratulazioni! La vostra email è appena passata indenne dal girone degli accidiosi. Avete dimostrato capacità di informarsi, dedizione nel leggere il sito, curiosità per approfondire le notizie e soprattutto avete dato valore al vostro futuro impegnandovi per capire se si tratta della realtà, e quindi del tipo di esperienza professionale, che fa per voi prima di proporre la vostra candidatura.

 

rob brezny - labidee

Compiti a casa.  Oscar Wilde diceva che Non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione. Siete autorizzati a mettere in discussione certe assolute verità ma solo fino alla prossima puntata del Galateo Secondo Labidee: parleremo di forma, sostanza e conclusioni della vostra lettera.

GALATEO SECONDO LABIDEE

Consigli per una candidatura impeccabile – 1a parte

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 In questi giorni in cui siamo costretti a stare in casa, a lavorare a rilento (chi può) e preoccuparsi delle sorti dei nostri cari e del nostro Paese, abbiamo visto restituirci una merce divenuta rarissima: il tempo.

E allora, se è vero che chi ha tempo non aspetti tempo, dobbiamo ingegnarci per trasformare questa situazione in opportunità. Dopo aver pulito i termosifoni con i cotton-fioc, ordinato i libri sugli scaffali per colore e girato tutte le grucce dell’armadio nello stesso verso, possiamo, anzi dobbiamo, dedicarci alle cose rimandate, appunto, da tempo.

Come Agenzia di Comunicazione attiva da quasi trent’anni, abbiamo la fortuna di ricevere molte candidature di ragazzi e ragazze, professionisti e free-lance, purtroppo, e lo diciamo con la vergogna di chi non ringrazia per un regalo, non riusciamo a rispondere a tutti.

Possiamo però forse ricambiare fornendo alcune linee guida, e qualche trucchetto, per inviare una candidatura in modo più efficace.

Tratto da (più di) una storia vera

LE BASI

 

Tutto questo è divertente, anche se elementare, Watson

 

Sarà anche banale, ma è bene partire dall’ABC: per evitare di essere eliminati a tavolino, vi consigliamo di non inviare la vostra candidatura:

Senza allegato

Come direbbe Scamarcio ne Lo Spietato, ça va sans dire, rende difficoltoso valutare la vostra figura

Senza oggetto

E affidare al caso l’apertura della vostra preziosa mail? È un peccato!

Senza testo mail (solo allegato)

Può essere intrepretato come sminuente o confusivo per chi riceve la vostra candidatura. Perché non si è presentato? Per quale ruolo si sta candidando? È interessato a un colloquio? Cosa devo fare?

Anche tu puoi salvare le Agenzie da crisi dissociative della personalità: aggiungi un testo alla tua mail!

Gentile “nome di altra agenzia”

Pensate di ricevere un mazzo di fiori e leggere sul bigliettino

Ti amerò per sempre “nome di altra ragazza”

due dubbi sulla sincerità della relazione sorgerebbero, pertanto vi consigliamo o di rileggere più volte prima di inviare o di farvi molto amico il fioraio.

Invio multiplo senza criterio

Come sopra, ma senza l’adulterio, chi vi legge si deve sentire l’unico. Inviare una mail senza personalizzare l’intestazione equivale ad ammettere di sparare nel mucchio e le probabilità di essere ignorati aumentano vertiginosamente. Dedicare qualche minuto alla personalizzazione della mail ne varrà la pena, fidatevi.

Indirizzo mail non professionale

Sarebbe opportuno che il vostro contatto professionale fosse Nome.cognome con minime variazioni. Se la vostra mail presenta vezzeggiativi, nomignoli, nomi di cose, animali, piante o città, forse è il momento di farne una nuova.

Concorderete che diventa complicato valutare una collaborazione con trottolina06 o hellokittykitty (il fatto che hellokitty fosse già esistente e ci sia accaniti ripetendo kitty due volte, meriterebbe una riflessione ulteriore sulla dignità umana ma non la faremo oggi). 

OGGETTO DELL’ E-MAIL

Già in quella piccola riga di testo si può mettere in pratica uno dei capisaldi della comunicazione. Pensare come chi legge. L’oggetto serve per contestualizzare il messaggio e anticiparne il contenuto. Possiamo anche lavorare per attirare l’attenzione ma evitando il binomio “confidenza (che tendenzialmente non si ha) + originalità (che tendenzialmente non è richiesta)” o si correrà il rischio di minare la propria professionalità e apparire fuori luogo.

Nel dubbio, invochiamo Leonardo da Vinci e la sua semplicità come suprema sofisticazione: Candidatura per [ruolo] – [nome, cognome] è minimale ma quasi sempre efficace.

Riflessione personale:

isis zero calcare

Ogni volta che arriva un CV con nell’oggetto Candidatura spontanea, penso a un poveretto minacciato di morte: “Invia il tuo CV o ti taglio la testa!”. Sperando le circostanze in cui inviate non siano così tragiche, la spontaneità dell’invio è già implicita nel termine candidatura e non serve reiterarla.

Prendiamo in prestito un’immagine di Zero Calcare che ben rappresenta i nostri candidati a morte e vi diamo appuntamento alla prossima puntata, dedicata al testo della mail di accompagnamento all’invio del CV.

Leggi anche la seconda e la terza puntata!