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Arte Fiera 2016. Cosa vedere, dove andare

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Un’edizione speciale e tantissime occasioni per festeggiarla. Arte Fiera compie 40 anni e lo fa in grandissimo stile, con un calendario di eventi in Fiera e in città per un’immersione straordinaria nell’arte moderna e contemporanea. Una vera e propria maratona che avrà il suo apice nella notte di Sabato 30 gennaio con l’amatissima ART CITY WHITE NIGHT, la notte bianca dell’arte.

Come ogni anno, nell’ultimo weekend di Gennaio, Bologna diventa un palcoscenico unico di arte e cultura, tutto da scoprire. Noi siamo prontissime alla sfida, e vogliamo condividere con voi i nostri coup de cœur, quegli appuntamenti che ci incuriosiscono di più, per i contenuti e per i luoghi che li ospitano. Un vademecum personale e certamente non esaustivo, ma che possa essere una piccola bussola d’orientamento per non lasciarsi travolgere dall’indecisione!

> SCARICA I NOSTRI HIGHLIGHTS

 

ART CITY

Matthew Barney & Jonathan Bepler. River of Fundament
Teatro Comunale di Bologna | Largo Respighi 1
Venerdì 29 gennaio h 17.30
Evento promosso da BolognaFiere e Teatro Comunale di Bologna
In collaborazione con Istituzione Bologna Musei

ARTE FIERA 40. Lo sguardo delle Gallerie sulla grande arte italiana
Pinacoteca Nazionale di Bologna | Via Belle Arti 56
29 gennaio – 28 marzo 2016
Mostra a cura di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni Promossa da BolognaFiere

ARTE FIERA 40. Storia di una Collezione
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Via Don Minzoni 14
Inaugurazione 29 gennaio, ore 14.00
Fino al 28 marzo 2016
Mostra a cura di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni Promossa da BolognaFiere

OFFICINA PASOLINI
MAMbo | Via Don Minzoni 14
Fino al 28 marzo 2016
Mostra promossa da Fondazione Cineteca di Bologna e Istituzione Bologna Musei in collaborazione con Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali nell’ambito del progetto speciale Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna

LUCA LANZI. Eikon
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, piazza Maggiore 6
Fino al 3 aprile 2016
Mostra a cura di Sabrina Samorì, promossa da Istituzione Bologna Musei

ANDREA SALVATORI. Gli specchi dovrebbero pensare più a lungo prima di riflettere
Museo Davia Bargellini | Strada Maggiore 44
Fino al 10 aprile 2016
Mostra a cura di Sabrina Samorì
Promossa da Istituzione Bologna Musei

NICOLA SAMORI’. Gare du Sud
Teatro Anatomico dell’Archiginnasio | Piazza Galvani 1
Fino al 1 febbraio 2016
Progetto a cura di Chiara Ianeselli
Promosso da Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna | Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio

GIUSEPPE MASTRANGELO. Siamo in rete
Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio – Cappella di Santa Maria dei Bulgari | Piazza Galvani 1
Progetto a cura di Paola Goretti
Promosso da Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna | Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio In collaborazione con LIGHT STUDIO – Milano e PANSTUDIO architetti associati – Bologna

TERRA PROVOCATA. Percezione della materia e concetto nella materia
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna | Via delle Donzelle 2
Fino al 20 marzo 2016
Mostra a cura di Matteo Zauli e Guido Molinari
Promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
In collaborazione con Museo Carlo Zauli – Faenza e Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Medievale

SISSI. L’imbandita
Oratorio di San Filippo Neri | Via Manzoni 5
Domenica 31 gennaio h 19.30
Performance a cura di Maura Pozzati
Promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione con UniCredit Group

PIETRO POPPI E LA FOTOGRAFIA DELL’EMILIA
Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale | Via Nazario Sauro 20/2
Fino al 28 febbraio 2016
Mostra a cura di Cinzia Frisoni
Promossa da Genus Bononiae. Musei nella Città e Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

JAKOB TUGGENER. Fabrik 1933 -1953 | Nuits de bal 1934-1950
MAST – Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia | Via Speranza 42
27 gennaio – 17 aprile 2016
Mostra a cura di Martin Gasser e Urs Stahel Promossa da Fondazione MAST
In collaborazione con Fondazione Jakob Tuggener – Uster e Fondazione Svizzera per la Fotografia – Winterthur

ARTE E SCIENZA. Un percorso tra opere selezionate dalla Collezione Golinelli
Opificio Golinelli | Via Paolo Nanni Costa 14
29 – 30 – 31 gennaio 2016
Evento promosso da Fondazione Golinelli

MARY BAUERMEISTER, FRANCESCA PASQUALI,  fuse*. FLUX – US
CUBO Centro Unipol BOlogna | Piazza Viera De Mello 3
27 gennaio – 16 aprile 2016
Mostra a cura di Angela Memola e Pascual Jordan Promossa da CUBO Centro Unipol BOlogna

ON 2016. DOPO, DOMANI
Progetto a cura di Martina Angelotti Promosso da ON
In collaborazione con Comune di Bologna
Con il sostegno di fUNDER35

Ludovica Carbotta
Monowe | Parco del Cavaticcio, ingresso da via del Porto, via Fratelli Rosselli, via Azzo Gardino
24 gennaio – 28 febbraio 2016
Adelita Husni Bey. Quattro atti sul lavoro
Palazzo d’Accursio – Cappella Farnese | piazza Maggiore
30 – 31 gennaio 2016

LARGO ALL’AVANGUARDIA
Progetto promosso da Dynamo – la Velostazione di Bologna, FRONTIER – The Line of Style – IsArt – Liceo Artistico Francesco Arcangeli

Luca Barcellona
Dynamo – la Velostazione di Bologna | Via Indipendenza 71
Dal 14 gennaio 2016
Presentazione dei progetti finalisti
IsArtCentro di documentazione della Didattica delle Arti | Via Cartoleria 9
Inaugurazione sabato 29 gennaio h 17.00

IL SILENZIO DOPO
Fondazione Collegio Artistico Venturoli | Via Centotrecento 4
29 – 30 – 31 gennaio 2016
Progetto a cura di Massimo Marchetti
Promosso da Fondazione Collegio Artistico Venturoli

COSTRUZIONI PER UNA NATURA VIVA
Fondazione Zucchelli SPAZIO | Vicolo Malgrado 3d
29 – 30 – 31 gennaio 2016
Mostra a cura di Beatrice Buscaroli, Giovanna Caimmi, Walter Guadagnini Promossa da Fondazione Carlo, Carolina, Bianca e Santina Zucchelli

Sabato 30 gennaio h 18.00
Inaugurazione con intervento musicale di allievi del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
Fondazione Zucchelli | sede Strada Maggiore 90

ANDY WARHOL. Ladies and Gentlemen 1975 – 2016
Galleria Cavour 1/ilm | ingresso Via Farini
25 gennaio – 2 febbraio 2016
Mostra promossa da Password Onlus e Spirale d’idee – Contemporary Concept In collaborazione con Consorzio e Proprietà Immobiliari di Galleria Cavour Con il patrocinio di Confcommercio Ascom Bologna
Con il sostegno di Deutsche Bank e Ducati Motor

CLAUDIO PARMIGGIANI. Campo dei Fiori
PIERO PIZZI CANNELLA. Cattedrale

Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale | Via Nazario Sauro 20/2

ART CITY WHITE NIGHT

Cocktail Tributo ad ALEX ANGI
Sabato 30 gennaio h 18 – 22
ALTIEBASSI | Via de’ Toschi 11/a

Landschaften, Raumschiffe und andere Wunder/Berlin
Paesaggi, astronavi e altre meraviglie/Berlino
26 gennaio – 17 febbraio 2016
Goethe Zentrum – Istituto di Cultura Germanica | Via De’ Marchi 4

VIRUS: The Plastic Age
30 gennaio – 31 marzo 2016
OREA MALIA’ | Via Ugo Bassi 15

Ladies and Gentlemen, Andy Warhol 1975 – 2016
25 gennaio – 2 febbraio 2016
Galleria Cavour | Galleria Cavour 1/ILM ingresso via Farini

A.A. RUCCI – Personale
29 – 30 gennaio 2016
HOST Clothing Bologna | Galleria Falcone e Borsellino 1/b

ALL AT SEA
29 – 31 gennaio 2016
Palazzina Liberty dei Giardini Margherita | Piazzale Jacchia 1

Animalia
30 gennaio – 29 febbraio 2016
I Volpini | Via Santo Stefano 10

Brioches Couture
29 – 31 gennaio 2016
Rosarose Bistrot | Via Clavature 18/b

CACHE-CACHE di Amandine Samyn
27 Gennaio – 13 Febbraio 2016
CHIARACASTELLICASA | Piazza Aldrovandi 1 B

CROCIFISSIONI/CRUCIFIXIONS: Francis Bacon, Hermann Nitsch, Concetto Pozzati
21 gennaio – 21 febbraio
Palazzo Montanari | Via Galliera 8

Sabato 30 gennaio, alle ore 20:00 presentazione dell’opera “The Crucifixion of the Artist” by Federico Clapis

Cuoghi-Corsello “ISAbella”
30 gennaio 2016
Chiesa di SS Cosma e Damiano | Via Begatto

FERRAGAMO’S CREATIONS
30 gennaio 2016
Ratti | Via Clavature 15

First View Exhibition by Giulio Cassanelli
30 Gennaio 2016
L’Inde Le Palais Men’s Store | Via De’ Foscherari 19/C

FOCUS ON
23 gennaio– 01 febbraio 2016
Complesso Torre Alberici – Casa della Gabella | Piazza Della Mercanzia 3/A

FUINATO – LUCI DI TRAVERSO
24 gennaio – 13 febbraio 2016
Antichità Barberia | Via Barberia 8

Impara l’arte e mettila da Party
30 gennaio 2016
Mercato delle erbe (Altro?) | Via Ugo Bassi 23-25

KATZUMA + BBS @ Dynamo
30 gennaio 2016
Dynamo – La Velostazione di Bologna | Via dell’Indipendenza 71/Z

Mostra Collettivo Artisti Irregolari Bolognesi
29 gennaio – 1 febbraio 2016
Mercato di Mezzo | Via Clavature 12

Né qui né altrove
28 – 31 gennaio 2016
Palazzo Bevilacqua Ariosti | Via d’Azeglio 31

The Party – ASCOM
sabato 30 gennaio 2016
After dinner 22.00-02.00 con dj set e architectural mapping
Palazzo Segni Masetti | Strada Maggiore 23

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La mostra dell’anno: Ai Weiwei @RoyalAcademy

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Domenica 13 dicembre ha chiuso alla Royal Academy di Londra la grande retrospettiva sull’artista dissidente cinese Ai Weiwei, definita da Il Sole 24 Ore: «la mostra più attesa dell’anno».
Aspettando di sapere quanti biglietti siano stati staccati nell’arco di questi tre mesi, abbiamo già una certezza: l’esposizione è stato un grande successo di pubblico e di critica.

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Grazie a una toccata e fuga in Inghilterra, anch’io sono riuscita a vedere la mostra e a farmi un’idea su quello che oggi è considerato uno degli artisti più influenti al mondo, famoso tanto per la sua arte quanto per il suo impegno politico, di aperta opposizione al regime cinese.

L’esposizione si sviluppava in undici sale molto spaziose, collocate al piano nobile dell’edificio, all’interno delle quali le opere di Ai Weiwei trovavano il loro ambiente ideale. La caratteristica più evidente di tutti i suoi lavori è la loro capacità di esprimere una forte e distinta identità cinese, dalla scelta di materiali (come il marmo, la giada e la porcellana), alle associazioni con la loro storia imperiale, fino al recupero di oggetti antichi. Alcune opere sono davvero impressionanti, sia come dimensioni sia come ricercatezza nei dettagli: infatti, l’artista collabora a stretto contatto con un piccolo team di artigiani altamente qualificati, cercando sempre di approfondire le connessioni tra il suo lavoro e le antiche tradizioni dell’arte cinese. Per questo le sue sculture riescono ad essere sempre visivamente molto impattanti e, allo stesso tempo, a nascondere numerosi significati.

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Tra le opere presenti in mostra, due in particolare mi hanno lasciato senza fiato. La prima è una commemorazione dei cinquemila bambini morti nel terremoto di Sichuan nel 2008, che occupava un’intera sala: novanta tonnellate di ferro contorto che Ai Weiwei ha recuperato dai resti delle scuole distrutte e ha pazientemente raddrizzato a mano, con i nomi di tutte le vittime scritti sui muri. Un’opera fortissima e commovente. Nella stessa sala era presente anche uno schermo con un video del making-of dell’opera, che, ovviamente, attirava altrettanto interesse.

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La seconda opera riguardava l’arresto di Ai Weiwei e il suo periodo di prigionia nel 2011, durato 81 giorni. La penultima sala era dedicata alla ricostruzione della cella in cui l’artista era stato rinchiuso: sei diorami raffiguravano sei diversi momenti della giornata durante la sua prigionia. Il visitatore poteva osservare le scene da apposite finestrelle, come se stesse spiando dal buco della serratura. Geniale anche la tappezzeria della sala: manette e telecamere dorate che incorniciavano l’uccellino di Twitter con il viso di Ai Weiwei. L’artista, infatti, è celebre per la sua attività online, tra blog e social network, tanto da dichiarare: «Non c’è distinzione tra la mia attività su internet e la mia arte». E la mostra della Royal Academy ha saputo evidenziarlo molto bene.

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Se però non siete riusciti ad andare alla mostra di Londra e vi state chiedendo dove potete vedere le sue opere, la risposta è molto semplice: sulla Luna! L’ultimo lavoro di Ai Weiwei, Moon, nasce dalla collaborazione con lo straordinario Olafur Eliasson, ed è un esperimento di arte partecipativa online. Questa volta non potete proprio perdervelo!

Alcune considerazioni personali sulla mostra

  1. La tanto temuta fila per entrare alla Royal Academy. Inizio subito col dire che l’attesa per coloro che non erano riusciti a prenotare (tra cui, ovviamente, c’ero anch’io!), non è stata poi così tragica come volevano farti credere: mezz’ora. Mio padre mi rinfaccia ancora oggi le tre ore di fila fatte nel 2010 per vedere Caravaggio alle Scuderie del Quirinale: insomma, in Italia, quando ti dicono che c’è da aspettare, sai già che conterai le ore, non i minuti! Verso la fine della coda, quando ormai intravedevo le casse, ho pensato che anche per partecipare alla performance di Marina Abramovic, nel 2014 alla Serpentine Gallery, aspettai trenta minuti in fila e, allora, avevano addirittura creato l’hashtag #SGqueue… Si vede che gli inglesi non sono abituati, beati loro!
  2. Il prezzo del biglietto. Il biglietto intero costava £17.60 (circa €24), a dimostrazione che la cultura ha un valore e che, soprattutto all’estero, vi sono persone che lo riconoscono. Ho molto apprezzato che nel costo di ingresso fosse compresa l’audioguida, assolutamente imprescindibile per poter capire il lavoro di un artista complesso come Ai Weiwei. Tutte le opere avevano una loro spiegazione e un commento da parte del curatore Adrian Locke. C’è poco da dire: soldi ben spesi!
  3. La comunicazione. A livello comunicativo, la Royal Academy non ha dovuto fare molta fatica: Ai Weiwei è uno straordinario comunicatore – soprattutto attraverso i new media e i social network – e ogni vicenda che lo riguarda è di per sé una notizia. Inoltre, la polemica per l’arrivo del premier cinese a Londra nel mese di Ottobre e il conseguente ritiro del visto all’artista (atteso all’opening della mostra) hanno contribuito a creare ulteriore scalpore e interesse attorno all’esposizione. Non credo sia stata tutta una trovata pubblicitaria, ma immagino abbia sortito comunque l’effetto sperato!
  4. Foto sì o foto no? A differenza dei divieti imposti nella maggior parte dei musei italiani, qui non solo era consentito scattare foto, ma i visitatori erano invitati a postarle pubblicamente sui social network con l’hashtag #AiWeiwei. Insomma, tutto in perfetto stile Ai Weiwei, secondo il quale la tecnologia ci rende uomini liberi e la chiamata alle armi è «Never retreat, retweet13