Albero della Vita

Gita a EXPO 2015. Cosa ci ha convinti e cosa no

Posted by | News | No Comments

A ridosso della sua chiusura (siamo certi, trionfale), in agenzia abbiamo indetto una riunione straordinaria e urgentissima per decidere il da farsi su EXPO.  Da troppo rimandavamo, tutti presi da priorità che finivano sempre con l’avere la meglio su ogni timido tentativo di prenotare un’alta velocità verso Milano. A volte però l’unico modo per fare qualcosa è –incredibile ma vero- farla e così, combinando cinque agende, abbiamo cerchiato di rosso un lunedì da dedicare esclusivamente alla nostra gita fuori porta. Non è pensabile, per un’agenzia che progetta eventi, perdersi la possibilità di fare le pulci a un’organizzazione altrui.

Non so voi, ma nei nostri resoconti incrociati, abbiamo ricevuto tantissime voci discordanti. Chi è rimasto impressionato partendo con aspettative molto basse, chi ha patito le eccessive presenze, chi ha riscoperto un certo orgoglio nazionale nel sentirsi ospite di un evento di cui tutto il mondo, da mesi, parla. La verità, io credo, è che un EXPO così vicino a casa è un evento eccezionale, ed è impensabile lasciarsi sfuggire l’occasione di farsi la propria idea.

Le premesse, dobbiamo dirlo, non erano delle più incoraggianti. Da settimane, i racconti di file interminabili e padiglioni straripanti di visitatori rimbalzavano di bocca in bocca, occupando siti, lamentele, racconti (forse metropolitani forse no) di falsi passeggini e improbabili invalidi salta-fila.

Scene di ordinaria follia da evento di super successo, insomma.

Armati quindi di santa pazienza e di quel tanto di spirito combattivo necessario, ci siamo messi in coda.

L'ingresso ai tornelli di EXPO

L’ingresso ai tornelli di EXPO

Voi lo sapevate che un uomo può sopravvivere tre ore in piedi, circondato da almeno un migliaio di altri esseri umani, muovendosi di circa mezzo centimetro ogni quaranta minuti? La nostra esperienza al di qua dei tornelli sembra averci (quasi) convinti che sì, di tanto in tanto può capitare.

Il Padiglione Italia

Il Padiglione Italia

Finalmente dentro, siamo andati dritti dritti al Padiglione Italia, immersi in un racconto eccezionale che ci ha lasciati completamente affascinati. Strutture leggerissime e flessuose, a cornice di un avvolgente percorso tra le meraviglie del nostro Paese, dagli straordinari paesaggi alle architetture storiche alle espressioni artistiche che l’intero mondo ci invidia, il tutto proiettato in stanze completamente rivestite da schermi e specchi.

Una vera full immersion per il visitatore!

Tutto il resto è stato un grand tour di padiglioni commentati dall’esterno, passeggiando lungo il decumano ma senza lasciarci sfuggire i sentieri meno battuti e le visite curiose (Gabon e Ghana, dobbiamo dire, deludenti, due Paesi che avrebbero molto da dire in tema di alimentazione e agricoltura e che si sono tradotti invece in una sorta di bazar d’oggettistica).

Il Padiglione Vanke, progettato dall'architetto statunitense Daniel Libeskind

Il Padiglione Vanke, progettato dall’architetto statunitense Daniel Libeskind

Particolarmente impressionanti la Russia decisamente imponente, l’irraggiungibile Brasile (anche solo fino all’ormai famosa rete elastica di accesso), gli affollatissimi Stati Uniti e un sempre amato Belgio (qui però, con Paola in ufficio, siamo decisamente di parte!).  Grandissimo rimpianto, esserci persi il Padiglione del Giappone che sembra essere stato tra i più apprezzati e che forse ci avrebbe anche regalato un po’ di utilissimo spirito zen!

La nostra Paola, orgogliosa del suo heritage belga !

La nostra Paola, orgogliosa del suo heritage belga !

In un attimo si è fatta l’ora di tornare e, come forse in tutte le escursioni, la sensazione è stata quella di non aver avuto abbastanza tempo per lasciarsi coinvolgere dai dettagli, dalle differenti atmosfere, dalle voci cosmopolite che si raccontavano da ogni angolo di mondo.

E quindi, tiriamo di nuovo fuori le agende, toccherà andare a Dubai nel 2020.

VIS_ITA_BOL_022_A. Vila delle Rose. Comune di Bologna - Redazione Turistica IAT

Foto/Industria 2015: voglio parlarvi dei contenitori

Posted by | News | No Comments

Il lavoro delle PR e dell’organizzazione di eventi è usurante al pari di professioni facilmente riconducibili ad ambienti malsani o mansioni faticosissime. Però – e c’è un grande però – questo lavoro ti offre possibilità impagabili.

Tra queste permettetemi di parlarvi di FOTO/INDUSTRIA, voluta dalla Fondazione MAST. Non voglio scrivervi delle mostre straordinarie curate da François Hébel, per questo lascio la parola agli esperti che hanno voluto parteciparvi e ai tanti giornalisti che hanno voluto parlarne. Non desidero neppure sottolineare le imperdibili occasioni di incontro che si stanno alternando in quella meraviglia che è il MAST: per questo è sufficiente una connessione al sito FOTO/INDUSTRIA.

Voglio parlarvi dei contenitori.

Approfittate delle mostre e scoprite o riscoprite le ricchezze che sono nei nostri Musei cittadini.

Solo per citarne alcuni, prendetevi un po’ di tempo e fatevi stupire dalle costruzioni magnifiche di LaChapelle alla Pinacoteca Nazionale e poi salite al primo piano: in un restauro che segna la storia della nostra architettura, perdetevi nelle tele dei Carracci o di Guido Reni, scoprite i ritratti di Lavinia Fontana. Non ve ne pentirete.

 

Foto/Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

Land Scape, Castle Rock, 2013
© David LaChapelle, Courtesy Galerie Daniel Templon Paris/ Brussels

Foto/Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

Sala Guido Reni – foto Guido Barbi

Proseguite il percorso suggerito nelle mappe di F/I e arrivate a Palazzo Poggi, per trovare gli scatti luminosi di Léon Gimpel. Qui siete obbligati a percorrere qualche sala di questo che, a mio avviso, è uno degli scrigni della conoscenza. Magari fatevi guidare dai bambini che meglio di noi sanno stupirsi!

Foto Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

Léon Gimpel, Courtesy Collection Société française de photographie (SFP)

Foto Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

Storie di Ulisse di pellegrino Tibaldi in Palazzo Poggi

Dopodiché, camminate altri cinque minuti e fatevi commuovere dagli scatti di Kathy Ryan, che ha saputo trovare il fascino della vecchia sede del New York Times nella luce del nuovo edificio firmato da Renzo Piano… poi salite nelle stanze del Museo Internazionale della Musica. E’ un gioiello dove hanno trovato casa strumenti antichi, ritratti, il modello del Teatro Comunale. Sono sale di un palazzo perfettamente restaurato e allestito con la classe e l’eleganza degna della Prima delle Prime.

Foto Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

© Kathy Ryan

Foto Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

Museo della Musica

Un’altra doppia sorpresa in Santa Maria della Vita. Vi consiglio quasi di tenerla per ultima, la potenza emotiva di Pierre Gonnord trova nel piccolo gioiello incastonato in via Clavature la sede ideale. Le mura del XVII secolo racchiudono infatti un altro capolavoro di espressività: il Compianto Sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca. Niente di più intenso, niente di più emiliano!

Foto Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

© Pierre Gonnord

Foto Industria Gabriella Castelli Laboratorio delle idee

Due figure del Compianto di Niccolò dell’Arca (1463)

In via Farini, a Casa Saraceni, troverete le locomotive di Winston Link e, girando lo sguardo, le opere di Arturo Martini che vi entreranno nel cuore.

Winston Link foto industria Laboratorio delle idee

Winston Link

Se volete visitare le mostre di F/I in compagnia dei bambini, al Museo della Storia di Bologna troverete il posto ideale dove passare un bellissimo pomeriggio in famiglia. Qui potrete prima ammirare le foto di Hein Gorny e poi divertirvi a fare un viaggio nel tempo: le alterne vicende della storia locale sono qui raccontate in modo innovativo, con tecniche espositive scenografiche e interattive per molti versi inedite nel nostro Paese.

Hein_Gorny_Cigarettes foto industria laboratorio delle idee

Hein Gorny – Cigarettes

foto industria laboratorio delle idee

Museo della Storia di Bologna

A pochi passi, a Palazzo Pepoli Campogrande, dove sono esposte le potenti fotografie di Edward Burtynsky, dovrete ricordarvi anche di alzare gli occhi al soffitto: la decorazione delle volte interne e dei saloni è avvenuta negli ultimi trent’anni del Seicento ed è un esempio straordinario di arte pittorica bolognese della fine del XVII secolo, con scene caratterizzate da magnifici sfondati. Qui si sono alternati artisti quali Canuti, Crespi, Creti e i Rolli… insomma, da non perdere!

foto industria laboratorio delle idee

Edward Burtinsky – Rock of Ages

Foto Industria Laboratorio delle idee

Domenico Maria Canuti, Ercole e i Cercopi

La classica facciata di un palazzo senatorio bolognese del XV secolo diventa il biglietto da visita della sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna: Palazzo Paltroni. Entrando dal bel portale principale, decorato da una cornice bugnata, potrete notare lo stemma nobiliare posto al centro della chiave di volta. Qui, grazie ai recenti restauri che hanno reso il piano terra uno spazio adibito a mostre ed eventi, trova posto lo sguardo poetico di Gianni Berengo Gardin.

Foto industria Laboratorio delle idee

Gianni Berengo Gardin

Foto industria laboratorio delle idee

Fondazione del Monte – Foto elogic.it

Allo Spazio Carbonesi, palazzo che apre le sue porte solo in queste specialissime occasioni, salirete sulle grandi navi e i container di Luca Campigotto e incontrerete i simpaticissimi Gruppi di lavoratori di Neal Slavin.

carbonesi

Quando andrete a vedere le coloratissime fotografie di Hong Hao al MAMbo, approfittatene anche per visitare la mostra Gradi di libertà, ideata e prodotta dalla Fondazione Golinelli in collaborazione con il museo. L’esposizione tratta un tema di stringente attualità: dove e come nasce la nostra possibilità di essere liberi o di non esserlo? Insomma, un pomeriggio perfetto per gli amanti del contemporaneo!

Fotoindustria laboratorio delle idee

Hong Hao

Uscendo dal centro storico, alla fine di via Saragozza, troverete Villa delle Rose: una splendida dimora edificata nella seconda metà del Settecento che solo verso la fine degli anni ’20 il Comune di Bologna adibì a sede della Galleria D’Arte Moderna. Tuttavia, durante la Seconda Guerra Mondiale la Villa venne utilizzata come ospedale… sarà per questo che la mostra dedicata al chirurgo coreano Jason Sangik Noh l’hanno allestita proprio qui?

fotoindustria Laboratorio delle idee

Jason Sangik Noh

Prendetevi un po’ di tempo, fatevi questo regalo. Ogni mostra merita la vostra attenzione, ogni contenitore esige la vostra attenzione. Sono certa che vi stupirete e che sarete ancora più consapevoli di questa Dotta Bologna oggi più ricca grazie a Foto Industria.

Foto/industria

Inaugurazione Foto/Industria 2015

Posted by | News | No Comments

 

Venerdì 2 ottobre 2015, tra vento e pioggia, ha inaugurato la seconda edizione di FOTO/INDUSTRIA con una conferenza stampa che però ha scaldato tutti!

Quest’anno la manifestazione propone 14 mostre, a ingresso gratuito, dislocate in 12 prestigiose sedi del centro storico di Bologna e al MAST.

Read More

giardino delle meraviglie laboratorio delle idee

Seguite il Bianconiglio nel giardino delle Meraviglie

Posted by | News | No Comments

Domenica 20 Settembre a partire dalle 10.00 seguite il Bianconiglio tra le meraviglie del Giardino di Palazzo di Varignana Resort & SPA. Orgoglio della campagna emiliana dove grandi e bambini potranno divertirsi insieme ad Alice in oltre tre ettari di parco ornamentale. Tra frutteti, orto botanico e la suggestiva sfida di un vero labirinto di siepi! Read More

Domenica dell'Arte in Pianura Laboratorio delle Idee

La Domenica dell’Arte in pianura: caccia ai tesori della provincia

Posted by | News | No Comments

Approfittate delle giornate ancora tiepide e Domenica 13 settembre venite con noi a scoprire i tesori di quattro comuni a pochi chilometri da Bologna con la Domenica dell’Arte in Pianura.

La Domenica dell’ Arte in Pianura vi condurrà tra musei ricchi di storia e opere d’arte, come la Pinacoteca Civica Domenico
Inzaghi di Budrio, con il suo ampio repertorio di pittura bolognese – emiliana dal XIV al XVIII secolo e importanti artisti tra cui Vitale da Bologna, Dosso Dossi, Prospero Fontana e Lavinia Fontana.  Budrio sarà la meta più amata dai bambini: potrete infatti visitare il Museo dei Burattini e assistere allo spettacolo realizzato dal Teatrino dell’Es nel piazzale di fronte al Museo. Read More

news Laboratorio delle Idee Agenzia di Comunicazione Bologna

È attiva la sezione news del Laboratorio delle Idee

Posted by | News | No Comments

Il Laboratorio delle Idee è un’agenzia di comunicazione, pubbliche relazioni, progettazione e organizzazione eventi. Dal 1996 lavoriamo per individuare per i nostri clienti nuove ed efficaci opportunità di comunicazione.

Nel nostro lavoro essere aggiornati sulle ultime novità del settore, coltivare le relazioni e imparare ad anticipare le esigenze dei nostri interlocutori è fondamentale.

Read More